DAL PROFONDO A TE GRIDO (DE PROFUNDIS)

Dal profondo a te grido, o Signore; *
Signore, ascolta la mia voce.
🕯Siano i tuoi orecchi attenti *
alla voce della mia preghiera.
🕯Se consideri le colpe, Signore, *
Signore, chi potrà sussistere?
🕯Ma presso di te è il perdono, *
perciò avremo il tuo timore.
🕯Io spero nel Signore, *
l’anima mia spera nella sua parola.
🕯L’anima mia attende il Signore *
più che le sentinelle l’aurora.
🕯Israele attenda il Signore, *
perché presso il Signore è la misericordia,
grande è presso di lui la redenzione; *
egli redimerà Israele da tutte le sue colpe.
🕯🕯🕯

🕯Questo è uno dei Salmi più celebri e amati dalla tradizione cristiana: 🕯il De profundis, così chiamato dal suo avvio nella versione latina.

🕯E’ la preghiera che i nostri anziani conoscevano a memoria e che recitavano quando andavano a rendere l’estremo saluto nella casa di un defunto, davanti alle lapidi dove le spoglie mortali ritornano alla terra, diventano polvere; era la preghiera della sera per ricordare e raccomandare alla misericordia di Dio le anime care di coloro che ci precedono.

🕯Quante volte abbiamo sentito dire: “Recitiamo un De profundis per i nostri cari defunti!”

🕯Oggi, come quasi tutte le preghiere, il Salmo 129 non è più impresso nella memoria, non affiora spontaneo sulle labbra, non viene recitato nella preghiera serale, o dopo il Santo Rosario, attorno alle braci fumanti del caminetto.
🕯Ciò non toglie che questo Salmo faccia parte di noi, che dovremmo riscoprirlo, sussurrarlo quando passiamo davanti ad un cimitero o quando scende la sera.
🕯Ma sarebbe inesatto ridurre questa stupenda preghiera ad una orazione funebre; in realtà il Salmo 129 fa parte dei sette salmi penitenziali, esprime una richiesta di perdono, è la preghiera di chi si riconosce peccatore e bisognoso di misericordia, è, meglio dire, un inno alla misericordia dell’Altissimo.
🕯Ma fa bene recitarla davanti ad una tomba, dedicarlo a coloro che giacciono sotto la madre terra in attesa dell’ultimo giorno perché ci ricorda che il peccato è la morte dell’anima, la tomba della Grazia.

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