Suggerimenti per il diario quaresimale

La Quaresima è il tempo liturgico di 40 giorni che precede la celebrazione della Pasqua. È un tempo di preghiera, digiuno ed elemosina. Per la Quaresima, togliamo alcuni dei lussi di cui godiamo abitualmente per ricordare il sacrificio che Cristo ha fatto per noi.

Durante questo tempo liturgico le persone rinunciano o intraprendono qualcosa che le aiuti a costruire il loro rapporto con Dio. Per alcuni, avere un diario quotidiano è utile per mettere da parte il tempo per riflettere e pregare.

Questi suggerimenti del diario per la Quaresima hanno lo scopo di aiutarti a pensare a ciò che aiuta o danneggia la tua relazione con Dio e ad apportare le modifiche che puoi. Sebbene gli argomenti abbiano temi diversi, hanno lo scopo di aiutarti a riflettere e a crescere.

La Quaresima è tecnicamente i 40 giorni che precedono la Pasqua, escluse le domeniche. Ma se vuoi tenere un diario anche la domenica, di seguito ci sono abbastanza suggerimenti per farlo.

Dopo la domenica di Pasqua, prendetevi del tempo per riflettere sull’esperienza. È stato utile seguire questi suggerimenti sul diario? Hai imparato di più su te stesso o su Dio? Se è così, condividilo nei commenti.

Spero che questi suggerimenti di diario per la Quaresima ti aiutino nel tuo viaggio spirituale.

  1. Durante la Quaresima aspetto con ansia…
  2. Di cosa hai bisogno da Dio durante la Quaresima?
  3. Come dedicare più tempo alla preghiera durante la Quaresima?
  4. Elenca tre parole che descrivono i tuoi obiettivi per la Quaresima.
  5. Scrivi una lettera di aggiornamento a Gesù.
  6. I social media ti hanno aiutato o danneggiato oggi? Come?
  7. Se potessi cambiare un’abitudine, quale sarebbe?
  8. In che modo la tua zona di comfort ti trattiene?
  9. In che modo il digiuno ti aiuta a crescere spiritualmente?
  10. Mi perdono per…
  11. Che impatto ha la natura sulla tua fede?
  12. Descrivi il tuo rituale domenicale preferito.
  13. Due cose che do per scontate sono…
  14. Trascorri 2 minuti in silenzio. Cosa ti è venuto in mente?
  15. Due cose che posso fare per crescere spiritualmente sono…
  16. Qualcuno che devo supportare è…
  17. Ciò che ho paura di dire ad alta voce è…
  18. Con cosa hai lottato questa settimana?
  19. Come posso mostrare amore a qualcuno questa settimana?
  20. Per cosa ho bisogno dell’aiuto di Dio oggi?
  21. La cosa più difficile che abbia mai fatto è stata…
  22. Il mio versetto preferito delle Scritture è…
  23. Cosa ho paura di chiedere a Dio?
  24. Una relazione che devo guarire nella mia vita è con…
  25. Come posso essere solidale con i poveri?
  26. Quale atto posso compiere oggi per onorare Dio?
  27. Dove hai sentito la presenza di Dio oggi?
  28. Devo avere pazienza per…
  29. La mia comunità di fede mi sostiene…
  30. Guarda 3 parole di prima. A che punto del tuo viaggio ti trovi?
  31. Dio mi descriverebbe come…
  32. Un cambiamento che vorrei vedere nella mia vita è…
  33. Per quale dono posso ringraziare Dio oggi?
  34. Scrivi di un errore che è diventato una benedizione.
  35. Chi ti ha aiutato a rimanere incoraggiato durante la Quaresima?
  36. Cosa ti ha portato gioia oggi?
  37. Come ti senti nel tuo corpo in questo momento?
  38. Come posso aiutare qualcuno nella mia vita?
  39. Quale oscurità stai vivendo in questo momento?
  40. Sono molto grato per…
  41. Dove senti l’amore nella tua vita?
  42. In che modo Dio ti ha aiutato durante la Quaresima?
  43. Mi sento più vicino a Dio quando…
  44. Scrivi una preghiera per qualcuno nella tua vita che sta lottando.
  45. In che modo una ferita ti ha avvicinato a Dio?
  46. Cosa ti ha insegnato il tuo sacrificio quaresimale?

PREGHIERA DELLA SERA

“Maria, Madre di Dio, tu sei senza peccato, e noi veniamo a te, tu sei il porto per coloro che si trovano nella tempesta; rimani in preghiera per noi davanti a tuo Figlio e al Padre misericordioso”.

Causa della nostra gioia, in te esultiamo come bambini consolati sulle ginocchia della madre, noi sussultiamo come Cristo nel tuo grembo salutando il Precursore che avrebbe aperto la via del Regno predicando il pentimento.

Partoriscici alla nuova vita, santissima madre della vita.

Santa notte a tutti!

Come possono le candele benedette scacciare i demoni?

Il diavolo odia la luce, perché gli ricorda Gesù, la “Luce del Mondo”

Nella festa della Presentazione di Gesù, il 2 febbraio, c’è l’antica tradizione di distribuire candele benedette. Le candele possono essere benedette da qualsiasi sacerdote in ogni giorno dell’anno.

La benedizione trasforma queste candele in “sacramentali”, un’estensione dei sacramenti della Chiesa e canale di grazia divina.

Un beneficio spirituale delle candele benedette è la loro capacità di scacciare il demoniaco, come emerge in modo evidente nella benedizione riportata nel Rituale Romano:

“Signore Gesù Cristo, Figlio del Dio vivo, benedici queste candele per le nostre preghiere: infondi in esse, Signore, per il potere della santa Croce, la benedizione celeste, tu che le hai date al genere umano per respingere le tenebre; ricevano dunque esse questa benedizione col segno della santa Croce, perché da qualunque luogo in cui esse verranno accese o collocate vengano evacuati i principi delle tenebre, e tremino e fuggano spaventati con tutti i loro ministri da quelle abitazioni, né presumano più seminare inquietudine o molestare quanti servono te, onnipotente Dio. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli” (citazione dal Rituale Romanum del 1952).

Le candele: simbolo di luce

Le candele sono sempre state usate nella Chiesa in modo sia simbolico che sacramentale. Fin dai tempi antichi, la candela accesa è stata considerata un simbolo della luce di Cristo. Ciò è espresso chiaramente nella Veglia pasquale, quando il diacono o il sacerdote entra nella chiesa scura solo con il cero pasquale. Gesù è venuto nel nostro mondo di peccato e di morte per portarci la luce di Dio, e ha manifestato chiaramente questa idea nel Vangelo di Giovanni: “Io sono la luce del mondo; chi mi segue non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita” (Giovanni 8, 12).

Dovremmo ricordare che la candela in sé non scaccia i demoni, ma è Gesù, la “Luce del Mondo”, a farlo. Visto che i demoni disprezzano qualsiasi luce e dimorano eternamente nell’oscurità, è idoneo che queste candele benedette abbiano un effetto del genere.

Chiedete al vostro parroco di benedire le candele che avete, e usatele quando pregate, chiedendo a Dio di dissipare qualsiasi oscurità nella vostra vita.

Non avete tempo di pregare?

Il modo più semplice di pregare è “solo” pronunciare il nome di Gesù! Già quel nome, in sé, contiene la presenza che esso significa. Dirlo con fede permette di cacciare ogni pensiero cattivo e di indirizzarsi amorosamente a Cristo.

Non avete tempo di pregare? Eppure una sola parola contiene in sé la potenza di un’intera preghiera: è il nome di Gesù. Uno dei modi più semplici di pregare è anche il più efficace: dire con devozione “Gesù”. 

È il solo nome che contiene veramente la presenza che significa. Dire con fede il Santo Nome di Gesù caccia i pensieri cattivi e avvicina a Cristo chi prega così: 

Il nome “Gesù” contiene tutto. Il Nome di Gesù è il solo che contiene la presenza che significa. Catechismo della Chiesa Cattolica 432 

Il Santo Nome di Gesù è potentissimo. Come ricorda il Catechismo della Chiesa Cattolica: «Il nome “Gesù” significa che il nome stesso di Dio è presente nella persona del Figlio». Anche gli apostoli hanno testimoniato la supremazia spirituale del nome di Gesù. Per San Pietro «non c’è altro nome sotto al cielo dato agli uomini nel quale è stabilito che possiamo essere salvati» (At 4,12). Il nome di Gesù battezza e perdona, ricorda san Giovanni: «Per il Nome di Gesù, i tuoi peccati sono perdonati… Possedete la vita eterna, voi che credete al nome del Figlio di Dio» (1Gv 2,12.5,13). Il solo nome di Gesù è dunque molto più che una preghiera: esso compie le cose che Gesù stesso ha compiuto. 

Ma ora siete stati lavati – scrive san Paolo –, siete stati santificati, siete stati giustificati nel Nome del Signore Gesù Cristo. 1Cor 6,11 

«Il Nome di Gesù è il più grande onore del credente», scriveva san Bernardino da Siena. 

Una preghiera molto potente 

Per pregare il Santo Nome di Gesù, basta sedersi e ripetere semplicemente e amorosamente e “Gesù”, a bassa voce. L’invocazione prolungata del nome di Gesù costituisce una preghiera molto potente, ed aiuta a soffocare i pensieri d’orgoglio, di autosoddisfazione, d’ira, e permette al contrario di sviluppare pensieri buoni. 

Il Nome di Gesù, dunque, non è soltanto un nome, poiché racchiude il mistero e la potenza della persona di Cristo. Ripetere il nome “Gesù” con fede permette al tempo stesso di spezzare il filo dei pensieri cattivi e di inculcarci «lo spirito che è in Cristo Gesù» (Fil 2,5). 

Cosa bisogna sapere sulla splendida festa della Candelora – oggi, 2 febbraio!

Anche se non è molto celebrata, mantiene una ricca tradizione della Chiesa

Se contate 40 giorni dopo la celebrazione del Natale arrivate al 2 febbraio. Fin dalle origini, la Chiesa ha deciso per questo giorno una festa speciale, ed è l’ultimo giorno in cui Gesù appare bambino nel calendario liturgico prima della celebrazione della Quaresima.

La festa ha molti nomi diversi nella Chiesa cattolica romana. È stata definita festa della Presentazione del Signore, festa della Purificazione della Beata Vergine Maria e, più familiarmente, Candelora. Ogni nome ne sottolinea un aspetto diverso.

In primo luogo, si chiama festa della Purificazione della Beata Vergine Maria per via di un’antica legge mosaica spiegata nel Levitico:

Quando i giorni della sua purificazione per un figlio o per una figlia saranno compiuti, porterà al sacerdote all’ingresso della tenda del convegno un agnello di un anno come olocausto e un colombo o una tortora in sacrificio di espiazione. Il sacerdote li offrirà davanti al Signore e farà il rito espiatorio per lei; essa sarà purificata dal flusso del suo sangue (Levitico 12, 6-7).

Maria, essendo una fedele ebrea, rispettava la legge e fece ciò che le veniva richiesto. Dopo 40 giorni andò dal sacerdote con la dovuta offerta per essere dichiarata “purificata”.

La celebrazione liturgica è anche chiamata festa della Presentazione del Signore, e anche in questo caso corrisponde all’antica pratica ebraica di presentare il primogenito a Dio.

Ogni essere che nasce per primo da ogni essere vivente, offerto al Signore, così degli uomini come degli animali, sarà tuo; però farai riscattare il primogenito dell’uomo (Numeri 18, 15).

Come risulato, Maria e Giuseppe portarono con loro Gesù, come narra San Luca:

Quando venne il tempo della loro purificazione secondo la Legge di Mosè, portarono il bambino a Gerusalemme per offrirlo al Signore, come è scritto nella Legge del Signore: ogni maschio primogenito sarà sacro al Signore (Luca 2, 22-23).

San Luca riferisce che nel tempio la Sacra Famiglia incontrò un uomo anziano di nome Simeone, e quello che disse costui è il motivo per il quale la festa è chiamata Candelora:

Ora lascia, o Signore, che il tuo servo
vada in pace secondo la tua parola;
perché i miei occhi han visto la tua salvezza,
preparata da te davanti a tutti i popoli,
luce per illuminare le genti
e gloria del tuo popolo Israele
(Luca 2, 29-32)