Medjugorje – Messaggio della Regina della Pace – 25 Novembre 2023

“Cari figli!

Questo tempo sia intessuto di preghiera per la pace e di opere buone, affinché si senta la gioia dell’attesa del Re della Pace nei vostri cuori, nelle famiglie e nel mondo che non ha speranza.

Grazie per aver risposto alla mia chiamata.”

Marija Pavlović è una dei sei veggenti di Medjugorje. È nata in una frazione di Citluk il 1° Aprile del 1965. È sposata dal 1993 con Paolo Lunetti, ha 4 figli e vive tra l’Italia e Medjugorje. Marija, così come Vicka e Ivan, ha ancora l’apparizione quotidiana. Fino ad oggi ha ricevuto nove dei dieci segreti che riguardano Medjugorje e il mondo intero.

LA MEDAGLIA MIRACOLOSA FALSA: TUTTI I DETTAGLI PER DISTINGUERLA DALL’ORIGINALE

Il primo conio della Medaglia Miracolosa, risalente al 1832 fu approvato dalla stessa Caterina Labouré, in modo che fosse il più possibile identico all’apparizione del 27 novembre di due anni prima.

Vista la grandissima e immediata diffusione, le medaglie false e le medaglie spurie si erano già moltiplicate dopo pochi anni.

La medaglia Miracolosa falsa

Esistono alcuni elementi caratterizzanti della Medaglia Miracolosa, che se alterati anche nel più piccolo dettaglio rischiano di dare origine a dei falsi.

Fronte della Medaglia

Esistono alcune differenze abbastanza chiare sul davanti della medaglia che fanno subito capire che si tratta della medaglia contraffatta.

In particolare è sempre necessario controllare l’incisione della giaculatoria, che può essere in francese, inglese, italiano o in latino: “O Maria Concepita senza peccato, pregate per noi che ricorriamo a voi!”

Retro della Medaglia

Le stelle
Le stelle della medaglia originale hanno 5 punte e sono disposte in modo che le due in alto siano simmetriche e centrali rispetto alla cornice ovale della medaglia.

La falsa medaglia ha invece stelle a 6 punte o cambia la loro disposizione in modo vario e diverso, ponendo in particolar modo una stella a sei punte sopra la croce.

Il monogramma
Esiste solo una versione originale del monogramma: un M perfettamente dritta che si intreccia con la I di Jesus e che viene sormontata da una croce.

Nella medaglia falsa le modifiche a questa parte si moltiplicano, con l’aggiunta di particolari come una leggera inclinazione della M e i terminali delle lettere e della croce a punta singola o a 3 punte (simili ad una forca).

I cuori
Alla base i due cuori simboleggiano Gesù (il cuore coronato di spine) e Maria (il cuore trafitto da una spada dall’esterno verso l’interno).

Nella versione falsa della medaglia i simboli sono confusi e ne richiamano alcuni anche legati alla massoneria: tra le spine si possono riconoscere squadra e compasso, mentre la spada è posteriore rispetto alla versione originale.

Pertanto, c’è da fare molta attenzione quando sceglie la Medaglia Miracolosa per non rischiare di acquistare e indossare o regalare un falso.

La Medaglia Miracolosa spuria

Oltre ad esemplari che non rispettano la visione originale di Suor Caterina Labouré, nel tempo si sono diffuse Medaglie Miracolose cosiddette “spurie”, che quindi erano corrette ma, ad esempio, avevano solamente una faccia originale e sull’altra era incisa un effigie diversa.

Il caso più eclatante riguarda un altro personaggio religioso contemporaneo di Caterina: Bernadette Soubirous, la piccola veggente di Lourdes.

Nel 1858, anno in cui la ragazza vide la Madonna presso la grotta poi diventata famosissima, ella indossava una versione spuria della Medaglia Miracolosa, con Maria su un lato e l’effigie di Santa Teresa D’Avila sull’altro.

Cosa fare con questi esemplari?

Alcuni pensano che alcuni di questi oggetti non conformi all’originale veicolino un messaggio satanico o massonico, mentre la chiesa e i suoi più illustri esponenti sono spesso molto cauti nel prendere questa posizione e si raccomandano di munirsi della Medaglia Miracolosa originale e di non indossare l’altra e di farla benedire.

Anche alcune personalità di spicco si sono espresse sul potere protettivo della Medaglia Originale e consigliano di indossarla sempre.

Tra questi Padre Amorth che ha spesso pronunciato queste parole:

“Se uno la porta con fede in ciò che rappresenta, essa certamente ha un grande valore protettivo. Pensate anche solo all’immenso bene che fa e che continua a fare la Medaglia Miracolosa, coniata in miliardi di copie.”

Siederà sul trono della sua gloria e separerà gli uni dagli altri.

COMMENTO al Vangelo secondo Matteo 25,31-46

lI lungo vangelo del giudizio finale in Matteo, al capitolo 25, pagina di cui probabilmente faremmo tutti volentieri a meno di leggere e – soprattutto – di vivere, ci richiama ad una realtà essenziale della vita cristiana: la concretezza.

E’ nel fratello che siamo chiamati a riconoscere il volto del Signore anche quando – e accade spesso! – il volto del Signore è difficilmente riconoscibile nel volto sfigurato dalla rabbia e dalla superficialità magari proprio del mio collega d’ufficio. Proprio per questa ragione abbiamo bisogno di essenzialità, per riconoscere in noi i pilastri del discorso cristiano, le profondità del vangelo,.

Chiamati oggi a riconoscere il volto del Signore proprio nei piccoli e negli ultimi, cerchiamo di vivere consapevolmente ogni nostra scelta, ogni nostro incontro, ogni nostra parola sapendo che, chissà, magari dietro lo sguardo corrucciato del mio vicino di metro si nasconde proprio il volto di quel Dio che cerco da una vita…

Il tuo progetto è chiaro, Signore, nulla è nascosto di ciò che hai detto, nulla è ambiguo in ciò che chiedi: saremo giudicati sull’amore. Rendi il nostro sguardo sufficientemente limpido, oggi, per riconoscerti.

Paolo Curtaz

Quando andate a dormire, scegliete questa preghiera per riposare in pace

Potrebbe essere difficile da recitare, ma può calmare il vostro cuore

Spesso quando cerchiamo di addormentarci siamo irrequieti e ansiosi e pensiamo alle tante responsabilità che abbiamo. Tutto ciò può rendere difficile il fatto di abbandonarsi al sonno, riducendo la quantità di tempo che il nostro corpo ha per recuperare ogni notte.

Una preghiera che può aiutarvi a riporre la vostra fiducia in Dio è quella di Gesù Cristo sulla croce.

Molti, nel corso dei secoli, hanno recitato prima di andare a letto la preghiera di Gesù: “Signore, nelle tue mani affido il mio spirito”.

È una preghiera potente, che può essere difficile da recitare perché è quella pronunciata da Gesù prima di morire sulla croce. Recitandola si sta eseguendo un atto di completa rassegnazione, donando a Dio tutto il proprio essere – le proprie preoccupazioni e le ansie, ma anche la propria anima.

Allo stesso tempo, quando viene recitata con fede può promuovere sentimenti di pace e serenità, perché ci ricorda che è Dio a controllare tutto, non noi. Non possiamo cambiare le circostanze in cui viviamo se non attraverso la grazia di Dio. Questo può aiutare ad alleviare i fardelli della nostra vita, facendoci rendere conto del fatto che non siamo soli. Dio, infatti, è al nostro fianco.

San Giovanni XXIII aveva una preghiera simile che recitava ogni sera. Come Papa, aveva molti pensieri ed era alla guida della Chiesa intera. Pensate al peso delle sue responsabilità!

Anziché preoccuparsi tutta la notte, però, diceva semplicemente a Dio: “È la tua Chiesa, Dio. Io vado a letto!”

Dovremmo avere lo stesso atteggiamento e mettere la nostra vita nelle mani di Dio, dicendo insieme a Gesù: “Signore, nelle tue mani affido il mio spirito”.

A proposito del dono delle lacrime di CONVERSIONE

Da quando mi è arrivata l’Email da una newsletter alla quale sono iscritta, mi si è aperto un mondo!

Il dono delle lacrime! È Tutta la vita che io vorrei avere una conversione, come quelle che senti raccontare alla tv (e che da ieri sera ho cercato in rete e ho salvato x eventuali prossimi articoli).

Ebbene ognuna di queste conversioni, è letteralmente nata dalle lacrime, dopo un pianto disperato, consolatorio, penitenziale, queste persone hanno capito che nella loro mancava solo una cosa, l’unica che non avevano, (perché avevano anche il superfluo in effetti), ma a loro mancava la più importante: DIO!!!

E Ognuno di loro lo ha capito solo dopo questo pianto.

Io credo! E Testimonio la mia fede, ma quanto vorrei avere una conversione così, come quella di San Paolo, una folgorazione sulla via di Damasco, che mi risvegli dalla mia tiepidezza!

Io non ho dubbi, credo in Dio, credo nella vita eterna, credo alla Chiesa, a volte non sono d’accordo su certe cose, ma CREDO e le accetto.

Ho sperimentato più volte la presenza di Dio vicino a me, in momenti importanti, ho sentito Dio con me, e nonostante il dolore, è stato bellissimo e intenso!

Perché credo? Non lo so, è così e basta, non mi sono mai fatta domande, non ho mai avuto dubbi, e in tanti mi dicono che sono fortunata!

Ma io, dentro di me, vorrei di più! Vorrei quel pianto! Vorrei una folgorazione che mi dicesse: “ecco, sono qui, ti aspettavo, hai bisogno solo di me!”

Ecco, vorrei di più….

E voi cosa ne pensante?