Progetto di lettura del Nuovo Testamento – video YOUTUBE di Don Claudio DOGLIO

In questo elenco di libri da leggere per iniziare la Bibbia dal NUOVO TESTAMENTO, ho collegato ad ogni il video YOUTUBE di riferimento del biblista Don Claudio Doglio ,

Nei vari Vangeli, ho linkato solo l’introduzione, poi nel canale Teleradiopace TV nella playlist CONOSCSRE LA BIBBIA, potete trovare tutte le varie parti dei video sui libri dei Vangeli, deli ATTI e dell’Apocalisse. Mi sembra molto interessante per avere una visone CATTOLICA della lettura della BIBBIA!

11ª Lettera di San Giovanni (2 volte) VIDEO YOUTUBE –> QUI
2Vangelo di San Giovanni INTROdUZIONE QUI
3Vangelo di San Marco INTRODUZIONE QUI
4Lettere di San Paolo: Galati –> Efesini –> Filippesi –> Colossesi1ª e Colossesi2ª–> Tessalonicesi1ª e Tessalonicesi 2ª –> Timoteo –> Tito –> Filemone VIDEO YOUTUBE sui NOMI delle LETTERE
5Vangelo di San Luca INTRODUZIONE QUI
6Atti degli Apostoli INTRODUZIONE QUI
7Lettera ai Romani 1 —- Romani 2 —- VIDEO YOUTUBE
8Vangelo di San Matteo INTRODUZIONE QUI
91ª e 2ª Lettera ai Corinzi VIDEO YOUTUBE –> QUI 1 lettera 1parte –> QUI 1 lettera 2parte
–> QUI 2 lettera 1parte –> QUI 2 lettera 2parte
10Lettera agli Ebrei VIDEO YOUTUBE –> QUI 1parte —> QUI 2parte
11Lettera di San Giacomo VIDEO YOUTUBE –> QUI
121ª e 2ª Lettera di San Pietro VIDEO YOUTUBE –> QUI 1 lettera QUI –> 2lettera
13Apocalisse INTRODUZIONE QUI
141ª Lettera di San Giovanni (3ª volta) VIDEO YOUTUBE –> QUI
15Vangelo di San Giovanni (2ª volta)
16
17

CONSIGLI: in che ordine leggere la Bibbia?

Ci sono persone che iniziano a leggere partendo dalla Genesi poi si scoraggiano e non riprendono più

La Bibbia non è un libro semplice. È una biblioteca di 73 libri molto diversi gli uni dagli altri: hanno gli stili più disparati, sono stati scritti in epoche molto distanti e in situazioni assai differenti.

Immaginate di arrivare in una biblioteca come questa e di iniziare a leggere il primo libro che trovate sullo scaffale, passando poi al secondo e così via. Questa lettura non può dare buoni risultati! Ci sono persone che aprono la Bibbia e iniziano a leggere dalla Genesi. In generale non vanno oltre il quinto libro. Si scoraggiano e non riprendono più a leggere. E, cosa ancor peggiore, finiscono per dire che è impossibile, che la Bibbia non si riesce a comprendere.

Ma questo accadrebbe con qualsiasi biblioteca del mondo!

Serve un progetto di lettura. All’inizio ci sono molte cose che non si capiscono, il che è del tutto naturale. Accade anche leggendo un romanzo. Non fermatevi per questo, andate avanti! Man mano che si procede nella lettura le cose si chiariscono.

È una regola d’oro: la Bibbia si spiega da sola. Per questo un progetto di lettura è tanto importante.

Esistono vari progetti di lettura. Vanno tutti bene, perché si basano su un principio. In questa sede presento un progetto determinato, destinato a coloro che desiderano iniziare a leggere la Bibbia e non hanno altre risorse se non conoscere la Bibbia attraverso il testo stesso. Seguite l’ordine indicato, fa parte del metodo.

Progetto di lettura del Nuovo Testamento

11ª Lettera di San Giovanni (2 volte)
2Vangelo di San Giovanni
3Vangelo di San Marco
4Lettere di San Paolo:GalatiEfesiniFilippesiColossesi1ª e 2ª Tessalonicesi1ª e 2ª TimoteoTitoFilemone
5Vangelo di San Luca
6Atti degli Apostoli
7Lettera ai Romani
8Vangelo di San Matteo
91ª e 2ª Lettera ai Corinzi
10Ebrei
11Lettera di San Giacomo
121ª e 2ª Lettera di San Pietro
132ª e 3ª Lettera di San Giovanni
14Lettera di San Giuda
15Apocalisse
161ª Lettera di San Giovanni (3ª volta)
17Vangelo di San Giovanni (2ª volta)

Perché iniziare dalla 1ª Lettera di San Giovanni?

La prima necessità di un cristiano è avere la certezza della sua salvezza. È sapere che Dio lo ama e lo ha scelto. Gratuitamente, senza alcun merito da parte sua. Dio lo ha messo nella lista di coloro che vuole salvare. È stata una scelta gratuita! D’amore! Senza merito! Sapere questo ci dà la certezza della salvezza. E ogni cristiano ha bisogno di averla.

Dei 73 libri della Bibbia, solo questa breve Lettera è stata scritta con questo proposito, quello di darci la certezza della salvezza. Concludendo la sua Lettera, San Giovanni dice: “Questo vi ho scritto perché sappiate che possedete la vita eterna, voi che credete nel nome del Figlio di Dio” (1 Giovanni 5,13). Leggendo e rileggendo, vi convincerete di questa felice realtà: siete salvati! Siete scelti!

Letture dei libri dell’Antico Testamento

“Non si allontani dalla tua bocca il libro di questa legge, ma mèditalo giorno e notte, perché tu cerchi di agire secondo quanto vi è scritto; poiché allora tu porterai a buon fine le tue imprese e avrai successo” (Giosuè 1,8).

Iniziate la lettura dai tre libri sapienziali: Sapienza, Siracide e Proverbi. Sono libri molto vicini al Nuovo Testamento e fonti di ricchi insegnamenti. Leggete insieme il Libro dei Salmi. La porta di ingresso all’Antico Testamento sono i Salmi. Fatene il vostro libro preferito.

Quello che vorrei sottolineare in questa sede è che bisogna lavorare con i Salmi indipendentemente da un ordine specifico. Ogni volta che ne sentite la voglia, leggete un salmo. Il salmo è come la frutta: si mangia a qualsiasi ora, e non fa mai male, solo bene.

I libri dell’Antico Testamento saranno letti in ordine cronologico, dalle origini alla venuta di Cristo.

Progetto di lettura dell’Antico Testamento

1Genesi24Esdra
2Esodo25Neemia
3Numeri26Aggeo
4Giosuè27Zaccaria
5Giudici28Isaia (56-66)
61° Samuele29Malachia
72º Samuele30Gioele
81º Re31Giona
92º Re32Rut
10Amos33Tobia
11Osea34Giuditta
12Isaia (1-39)35Ester
13Michea36Siracide
14Nahum37Cantico dei Cantici
15Sofonia38Giobbe
16Abacuc39Ecclesiaste
17Geremia401º Maccabei
18Lamentazioni412º Maccabei
19Ezechiele42Baruc
20Abdia43Daniele
21Isaia (40-55)44Sapienza
221º Cronache45Levitico
232º Cronache46Deuteronomio


[Traduzione dal portoghese a cura di Roberta Sciamplicotti]

FONTE: Aleteia

L’invocazione da recitare prima di leggere la Bibbia

E una preghiera per quando la Parola sembra arida e lontana

C’è una invocazione nella Bibbia che si dovrebbe ripetere tutte le volte che si ha intenzione di cominciarla a leggere. E’ un frammento brevissimo, in ebraico sono quattro parole soltanto di una preghiera più lunga che Salomone pronuncia in quella notte misteriosa che egli trascorre su un’altura vicino a Gerusalemme, alle soglie della sua incoronazione. In quella notte il Signore gli appare e Salomone chiede a Dio non il potere ma la sapienza. All’interno di questa preghiera c’è una frase riportata nel Primo Libro dei Re (3, 9) che suona così: “Donami un cuore d’ascolto”, un cuore cioè capace di ascoltare (e non semplicemente docile come traduce la CEI).

Bisogna chiedere a Dio continuamente, quando si legge la Bibbia, di avere un cuore aperto all’ascolto nel senso pieno del termine, cioè capace di obbedire a questa Parola, capace di vivere tutte le dimensioni dell’orecchio teso nell’ascolto, dell’occhio in lacrime che riverbera la conversione, delle mani che si protendono verso la carità, della festa che è la celebrazione liturgica.

C’è poi una preghiera del filosofo danese dell’Ottocento Søren Kierkegaard su come si deve ascoltare la parola di Dio. Dice il filosofo: la rivelazione di Dio è nella Parola per eccellenza e in molti modi essa parla a ogni uomo anche quando tace. Fa parte della comprensione della Bibbia anche il momento in cui si fatica, in cui sembra che la Bibbia non ci guidi, che la Parola di Dio non abbia freschezza dentro di noi, né sia presente e ci stimoli a studiarne le parole. Questa preghiera è appunto per il tempo del silenzio, quando sinceramente ci si muove verso la Parola di Dio e si fa fatica, oppure quando la Parola sembra arida e lontana. Bisogna ricordare questa frase: “Tu parli anche quando sembri tacere”.

Padre celeste!
In molti modi tu parli a un uomo:
Tu, l’unico che ha sapienza e intelligenza,
Vuoi tuttavia renderti comprensibile a lui.
Tu parli anche quando taci;
Perché parla anche colui che tace,
Per provare l’amato;
Parla anche colui che tace affinché l’ora del capire
Sia tanto più intima quando essa verrà.
Padre celeste, non è forse così?
Oh, quando tutto tace,
Quando un uomo se ne sta solo e abbandonato
E più non sente la tua voce,
Allora forse è per lui come se la separazione
Dovesse essere eterna.
Oh, nel tempo del silenzio,
Quando un uomo languisce nel deserto
E non sente la tua voce:
Allora è forse per lui come se essa
Fosse quasi del tutto svanita.
Padre celeste, è ben questo il momento del silenzio
Dei confidenziali colloqui.
Così fa’ che sia benedetto anche questo tuo silenzio
Come ogni parola che tu rivolgi all’uomo;
Che egli non dimentichi che tu parli
Anche quando taci.
Donagli, mentre è in attesa di te,
La consolazione di capire che tu taci per amore;
Di modo che, sia che tu taccia o parli,
Sei sempre il medesimo Padre,
Sia che ci guidi con la tua voce
O ci educhi col tuo silenzio.

Fonte Aleteia

14 UTILI CONSIGLI per IMPARARE a LEGGERE la BIBBIA

Troppo lunga e faticosa? Provate a seguire questo “bollettino” di Don Federico Tartaglia!

Volete imparare a leggere la Bibbia senza annoiarvi? Seguite questi 14 consigli di don Federico Tartaglia.

«Le statistiche ci dicono che la maggior parte degli italiani possiede una Bibbia– spiega Don Federico – Ma la mia esperienza di sacerdote mi fa dire che il 95% dei cattolici non la legge! La maggior parte non la trova né utile né interessante, per molti è noiosa e complicata, mentre per alcuni è una sorta di riparo dove trovare di tanto in tanto parole di conforto».

“Quasi un optional!”

Osserva Don Federico: «Pensateci bene: delle persone che conoscete quasi nessuno legge la Bibbia, forse qualche catechista o qualche fervente cristiano, anche se in realtà nel mondo cattolico vanno di moda così tanti libri di devozione che la Bibbia è quasi un optional».

E non se la passano bene, ammonisce il sacerdote, «nemmeno preti, frati e suore, che leggono la Bibbia “a pezzettoni”, seguendo la liturgia, e nella maggior parte dei casi non provano quasi mai a leggere per intero i libri dell’Antico Testamento».

Una traversata di 73 libri

Allora ecco che Don Federico offre dei consigli a coloro che «non ce l’hanno fatta ad aprire la Bibbia o a continuare la lettura volonterosamente iniziata, per invogliarli a intraprendere questo folle viaggio! Sì, perché di questo si tratta: compiere la traversata di 73 libri, scritti lungo un arco temporale che sfiora i duemila anni!».

E in questo “folle viaggio” è partito da una sfida: realizzare un video di introduzione per ognuno dei 73 libri della Bibbia, che oggi sono visibili sul suo canale Youtube.

Il “bollettino dei naviganti”

Il «folle viaggio» ha molte insidie e, per prima cosa, serve un «bollettino dei naviganti», per non insabbiarsi «in certe secche o incagliarsi su certi scogli». Sono quattordici i consigli che offre Don Federico.

1. La Bibbia non va letta, ma ascoltata. C’è bisogno per prima cosa di fidarsi del testo, di coloro che l’hanno scritto e dello Spirito che l’avvolge. Non si tratta di un libro antico, ma di un testo vivo che parla.

2. Non va letta per cercare un messaggio morale. Non si tratta di un libro che vuole offrirci regole morali, bastano i Dieci comandamenti per questo. Al centro di questo libro c’è l’uomo alla ricerca di Dio. Ogni pagina cerca di capire e di svelare il mistero dell’uomo alle prese con il mistero di Dio. E le sue conseguenze.

3. Va letta per capire se davvero Gesù è il Signore. Per noi cristiani è questa la prospettiva principale che ci spinge a ricercare come tutte le parole di questo testo trovino compimento e significato nella persona di Gesù.

4. Va compresa come un libro umano. È un libro scritto da uomini, che parla di uomini e delle loro vicende, cercando di capire l’umanità alla luce della fede in Dio. Ed è un’umanità sorprendente, quella di Gesù, il suo momento culminante.

5. Va giustificata per i suoi limiti. Non è un libro perfetto. Vi si trovano non solo peccati e nefandezze, ma anche errori, incongruenze e soprattutto visioni limitate dell’uomo e di Dio. È un libro in costante evoluzione, che svela progressivamente il volto di Dio, con grandi balzi in avanti e qualche arretramento.

6. Va letta ogni giorno. Bisogna entrare in un regime di ascolto quotidiano, nel quale la costanza ceda poi il passo alla curiosità e alla passione.

7. Va letta in piccole porzioni, per facilitare l’assimilazione di quanto letto. E non c’è necessità di capire ogni singola parola del testo, ma di cogliere quell’aspetto che più attrae la nostra attenzione e che può essere utile al nostro percorso.

8. Va letta senza timori. Non c’è ragione di aver paura di sbagliare nell’interpretazione, bisogna semplicemente avere un ascolto attento e sincero. Lo Spirito è nel testo, ma anche nel nostro cuore.

9. Va letta insieme ad alcuni strumenti. È importante avere una buona edizione della Bibbia che ci accompagni nella lettura con i suoi commenti e le note al testo. Del resto sia in rete che in libreria è possibile oggi trovare una gran quantità di commentari biblici.

10. Va letta anche insieme. La lettura personale è importante tanto quanto quella comunitaria. Il confronto e la condivisione con chi legge abitualmente la Bibbia ci aiuta e ci sostiene nel viaggio, e la sapienza di chi è più avanti non deve scoraggiarci ma solo ispirarci.

11. Va letta e anche scritta. L’uso di un quaderno nel quale riportare le frasi che ci colpiscono e le riflessioni che scaturiscono dalla lettura è molto utile, soprattutto all’inizio.

12. Va pregata. Prima, durante e dopo la lettura, la preghiera è il segno e lo strumento di chi vuole ascoltare Dio. Iniziare a usare la preghiera dei Salmi, all’inizio anche solo di quelli che più ci piacciono, è molto importante.

13. Va richiamata nel silenzio. Accade che nel silenzio della mente la frase che ci ha colpito si riaffacci nel corso delle nostre giornate, provocando conforto e sorpresa.

14. Va goduta nelle scoperte. Quando si inizia a scoprire cose sorprendenti e significati che ci meravigliano, si è pronti per capire che i semi che Dio ha seminato nell’autunno di una lettura faticosa cominciano a portare i frutti di una primavera rigogliosa.

Fonte: ALETEIA

QUI trovi i video del canale YOUTUBE di don Federico Tartaglia

8 BUONE RAGIONI per fare BIBLE JOURNALING

Hai mai pensato di tenere un bible journaling? Scrivere i tuoi pensieri e riflessioni in un diario è un ottimo modo per approfondire la Parola di Dio, cercare di farla TUA e crescere nella Fede!

Un bible journaling è un quaderno che si usa per documentare gli spunti del tuo tempo quotidiano passato con la Parola di Dio.

So già cosa stai pensando, vedi la frase “bible journaling” e le immagini di Pinterest iniziano a venirti in mente. Vuoi dirmi che sei privo di fantasia e creatività e vorresti iniziare a elencarmi tutti i motivi per cui non puoi tenere un bible journaling!

Ho capito.

Purtroppo Pinterest e Instagram hanno trasformato journaling in una cosa spaventosa per noi esseri umani non molto creativii.

Ma io ci tengo molto a dirti che non è così: annotare i tuoi pensieri in base a ciò che leggi nella Bibbia può essere molto semplice e tenere un bible journaling può aiutarti a mantenere questi pensieri organizzati.

Partiamo con l’elenco

1. Imparare qualcosa di nuovo è stimolante!

Ogni volta che impariamo a fare qualcosa di nuovo, il nostro cervello crea nuove connessioni. Queste nuove connessioni sono sia stimolanti che gratificanti. Non importa quanti anni abbiamo, io ne ho 60 e in queste cose mi sento una bimba, e le nuove idee e le nuove sfide mi appassionano!

2. Rallentare per scrivere o colorare mentre si medita sulla Parola di Dio è rilassante!

In un mondo frenetico, fermarsi ad ascoltare ciò che Dio ci sta dicendo attraverso la Sua Parola può essere difficile. Scrivere, evidenziare, scarabocchiare o disegnare fornisce un livello di concentrazione che altrimenti potremmo riuscire a non ottenere. Tenere un diario ci consente di rallentare e concentrare i nostri pensieri, di staccare la spina e disconnetterci mentre preghiamo e meditiamo sulla Parola di Dio.

3. il Journaling ti aiuta a focalizzare e indirizzare i tuoi pensieri su quello che stai leggendo meditando!

Ammettiamolo, a volte la nostra mente vaga quando ci sediamo a leggere la Bibbia.

L’atto di tenere un diario è un ottimo modo per catturare ogni pensiero e focalizzarlo sull’argomento in questione.

4. Il journaling serve come monitoraggio alla tu crescita spirituale.

La Bibbia è viva e attiva. ci cambia nel profondo del cuore mentre la leggiamo. Quando scriviamo i nostri pensieri sulla Bibbia nel nostro diario, lasciamo un registro che possiamo rileggere in vari momenti della nostra vita. Rimarraemo sorpresi e stupiti da quanto saremo cresciuti spiritualmente!

5. Tieni nota di tutto ciò che Dio ti dice per mezzo della sua Parola.

La Bibbia è viva e attiva.

È il nostro manuale di istruzioni per vivere come Dio ci chiede di vivere.

Un bible journaling ci aiuterà a tenere traccia di ciò che lo Spirito Santo ci fa capire, e vedere come migliorerà la nostra vita, avendo quotidianamente in dialogo con Dio!

6. Preparare la pagina del bible journaling ti fa riflettere sul versetto o sui brani che stai leggendo in modo piu approfondito rispetto alla sola lettura.

Poniti alcune domande per incoraggiare la creatività per il bible journaling.

-Quali sono le parole chiave in questo versetto?

-Con quale parola Dio sta dando risalto al mio cuore oggi?

-Quali colori esprimeranno i miei pensieri e le emozioni evocate da questo brano?

7. Il tuo journaling diventerà una preziosa testimonianza di ciò che Dio ha fatto nella nostra vita!

Tutto ciò che scriverai sul diario o le note a margine della tua Bibbia, i versetti, le preghiere e i pensieri che copieremo sul quaderno lasceranno un segno del viaggio nella nostra crescita spirituale, che solo uno scritto può testimoniare,e sarà piacevole poterlo rileggere ogni qualvolta lo vogliamo!

8. il tuo journaling esprime la nostra intimità che siamo riuisciti a stabilire con Gesù!

Il nostro journaling sarà testimonianza della profondità dei nostri sentimenti quando ci troviamo da solo a tu per tu con Gesù.

Questi 8 motivi ti ispireranno a prendere il tuo diario, la Bibbia e alcuni strumenti artistici di base per iniziare!

Pronti?