L’Epifania tutte le feste se le porta via….

Eccoci arrivati alla fine delle feste natalizie… dobbiamo togliere le decorazioni e come anno questa operazione mi rende tristissima, qui dal blog ho tolto ieri sera le immagini del Natale, diciamo che ho iniziato da qui… Non so se riuscirò a fare qualcosa oggi qui a casa, ma solitamente io non tolgo tutto subito!

Qui da noi c’era l’usanza di non togliere le decorazioni fino alla festa di SANT’ANTONIO ABATE, il 17 gennaio, anche se una volta passata l’Epifania, non accensavamo neppure più l’albero….

Voi siete team VIA TUTTO ALL’EPIFANIA o team TENGO ANCORA UN PO’?

Epifania: il giorno in cui i Magi ci hanno dato le chiavi per una preghiera riuscita

I re magi hanno portato a Gesù oro, incenso e mirra. Conosciamo il significato di questi doni, ma un po’ meno il loro impatto sulla nostra preghiera…

L’oro onora il Re, l’incenso celebra il Dio, la mirra annuncia la Sua morte. Questi doni portati a Gesù dai Magi simboleggiano le fondamenta di ogni preghiera.

La preghiera è oro regale

La preghiera, sia liturgica che personale della lode e della gloria, celebra gli splendori di questo Dio che è il nostro Re e diventa “dossologia” (come alla fine del canto di un salmo con l’invocazione “Gloria al Padre, al Figlio, allo Spirito Santo). La preghiera ci invita a prenderci cura di Dio piuttosto che di noi stessi sapendo che non appena ci prendiamo cura di Lui, Lui che non smette mai di prendersi cura di noi, ci sentiamo meglio.

La preghiera è incenso

L’incenso è una resina che bruciando si leva verso il cielo. La nostra preghiera diventa, nella supplica serale, come il fumo e se ne và, dritta e profumata in Cielo. Sì, la preghiera è ‘fumo’: è un’attività gratuita e a volte improduttiva, ma serve ad amare e perciò è indispensabile.

Smettiamola di credere che il tempo dedicato alla preghiera è sottratto alla cura del prossimo! Nessuno può passare tutto il giorno a donarsi al prossimo, nemmeno un consacrato particolarmente attivo potrebbe farlo; al contrario pregando di più, si guadagna del tempo prezioso, togliendolo al ripiegamento su noi stessi, alla vita superficiale e alla pesantezza del nostro essere che sarebbe altrimenti insostenibile.

La preghiera è mirra

La preghiera non è una distrazione, un’occupazione innocente, un’attività che non impegna. Chiunque s’inoltra nella preghiera è come se morisse: è la morte dell’uomo vecchio, di se stesso e di tutto ciò che non permette a Dio di essere al primo posto nella nostra vita. La preghiera non si accontenta di meditare sulla Passione di Cristo, ma ci porta a viverla in noi stessi.

Che tipo di preghiera offrire a Dio?

A seconda della giornata, si offrirà l’oro, l’incenso o la mirra, ma anche un po’ di tutti e tre i doni. I Magi sono la rappresentazione dell’anima cristiana che adora il Bambino Gesù : l’adorazione cristiana non è un semplice dovere o l’abitudine al culto della nostra tradizione religiosa, ma ci segna con la Croce di Cristo. Questo spiega la fretta dei Magi venuti ad adorare e spiega anche il fine di tutti gli Erode del mondo, a cui a volte anche noi assomigliamo e da cui invece, come i Magi, dobbiamo fuggire passando per una strada diversa da quella da cui siamo venuti.

Fra’ Thierry-Dominique Humbrech – Aleteia –

Preghiera per il nuovo anno

Un nuovo anno comincia Signore
e invano scruto l’orizzonte per scorgere in anticipo quello che accadrà.
Davanti al tempo, Signore, lo devo ammettere,
avverto tutta la mia fragilità e il mio smarrimento.
Non posso sapere con certezza quello che accadrà di qui a poche ore
e come posso prevedere ciò che mi riserverà questa nuova carovana di giorni?
Non riesco neppure a intravedere le sorprese che mi attendono dietro l’angolo
e come posso riconoscere ciò che sta nel cuore di questi mesi?
E tuttavia, Signore,
anche se televisioni, giornali, web, continuano a rovesciare su di me la loro valanga di sciagure, di notizie sconfortanti, di previsioni nere,
io non voglio lasciarmi vincere dall’ansia o dallo scoraggiamento dal pessimismo o dalla tensione.
No, Signore, vado incontro a questo nuovo anno con fiducia e con speranza.

E sai perché? Qualunque cosa accada, ne sono certo, tu sarai con me.
Amen.

Te Deum Laudamus

🎄Noi ti lodiamo, Dio, ti proclamiamo Signore.

🎄O eterno Padre,  tutta la terra ti adora.

🎄A te cantano gli angeli e tutte le potenze dei Cieli: Santo, Santo, Santo il Signore Dio dell’universo.
I cieli e la terra  sono pieni della tua gloria.

🎄Ti acclama il coro degli Apostoli, e la candida schiera dei martiri; le voci dei profeti si uniscono nella tua lode;  la santa Chiesa proclama la tua gloria, adora il Tuo unico Figlio,  e lo Spirito Santo Paraclito.

🎄O Cristo, Re della gloria,  eterno Figlio del Padre, Tu nascesti dalla Vergine Madre per la salvezza dell’uomo.

🎄Vincitore della morte, hai aperto ai credenti il Regno dei Cieli.

🎄Tu siedi alla destra di Dio, nella gloria del Padre.

🎄Verrai a giudicare il mondo alla fine dei tempi.

🎄Soccorri i tuoi figli, Signore,  che hai redento col Tuo sangue prezioso.

🎄Accoglici nella tua gloria nell’assemblea dei santi.

🎄Salva il tuo popolo, Signore,  guida e proteggi i tuoi figli.

🎄Ogni giorno ti benediciamo,  lodiamo il Tuo Nome per sempre.

🎄Degnati oggi, Signore, di custodirci senza peccato.

🎄Sia sempre con noi la tua misericordia:  in te abbiamo sperato.

🎄Pietà di noi, Signore, pietà di noi.

🎄Tu sei la nostra speranza,  non saremo confusi in eterno.

🎄Te Deum laudamus è il modo di dire “Grazie” al termine di un anno, scrutando nel passato il profondo senso positivo di tutto ciò che vi è accaduto. E’ quanto accade al credente, che nell’ultimo giorno dell’anno può cantare, comunque siano andati gli eventi, perché vi riconosce la fedele presenza di Dio.
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