Preghiera di Babbo Natale

Mio caro e prezioso Gesù prezioso, non volevo prendere il tuo posto.
Porto solo giocattoli e cose e Tu porti amore e grazia.
Le persone mi danno liste di desideri e sperano che si avverino;
Ma Tu senti le preghiere del cuore e prometti di esaudirle.
I bambini cercano di essere buoni e di non piangere quando vengo in città;
Ma Tu li ami incondizionatamente e quell’amore sarà abbondante.
Lascio solo un sacco di giocattoli e gioia temporanea per una breve periodo;
Ma Tu lasci un cuore d’amore, pieno di senso e ragione di vita.
Ho molti che credono in me e quella che potremmo chiamare fama;
Ma non ho mai guarito un cieco o cercato di aiutare uno zoppo.
Ho le guance rosee e una voce piena di risate;
Ma non ho nessuna mano ferita in croce e non faccio promesse per il Paradiso.
Puoi trovare varie copie di me in città o in un centro commerciale;
Ma c’è solo un Onnipotente, capace di rispondere alle richieste di un peccatore.

E così, mio caro e prezioso Gesù, mi inginocchio qui per pregare;
Per lodarti e adorarti in questo tuo santo compleanno.

dal sito amicidilazzaro.it

Novena di Natale – ultimo giorno 24 dicembre

9° GIORNO

CAMMINAVAMO NELLE TENEBRE (Vigilia della natività del Signore Gesù Cristo.)

Il Profeta Isaia prospetta il tempo della salvezza rnessianica come il tempo della luce, della gioia e della liberazione. Nel Bambino che ci sarà donato sono raccolte tutte le virtù dei Santi d’Israele: Egli sa la grandezza degli eroi la potenza, saggio, pacifico; sarà il vero “Ernmanuele” cioè Dio in mezzo a noi.

Videro una grande luce

«Il popolo che camminava nelle tenebre vide una grande luce; su coloro che abitavano in terra tenebrosa una luce rifulse. Hai moltiplicato la gioia, hai aumentato la letizia. Gioiscono davanti a Te come si gioisce quando si miete e come si gioisce quando si spartisce la preda. Poiché il giogo che gli pesava e la sbarra sulle sue spalle, il bastone del suo aguzzino tu hai spezzato come al tempo di Madìan. Poiché un bambino è nato per noi, ci è stato dato un figlio. Sulle sue spalle è il segno della sovranità ed è chiamato. Consigliere ammirabile, Dio potente, Padre per sempre, Principe della pace. Grande sarà il suo dominio e la pace non avrà fine sul trono di Davide e sul regno, che egli viene a consolidare e rafforzare con il diritto e la giustizia, ora e sempre» (Is 9,1-6).

Entra nel tempo e nello spazio

O fusione inaudita, o compenetrazione paradossale! Colui che è, viene nel tempo; l’increato si fa oggetto di creazione. Colui che non ha dimensioni, entra nel tempo e nello spazio, e un’anima spirituale si fa mediatrice tra la divinità e la pesantezza della carne. Colui che arricchisce, si fa povero e mendica la mia carne, perché io venga arricchito della sua divinità.

Lui, che è la pienezza si svuota, si spoglia per un poco della sua gloria, perché io possa partecipare della sua pienezza. Quale ricchezza di bontà! Quale immenso mistero mi avvolge! Sono stato fatto partecipe dell’immagine di Dio e non ho saputo custodirla: ora Dio si rende partecipe della mia carne, sia per salvare l’immagine che mi aveva data, sia per rendere immortale la mia carne. Entra in comunione con noi, in un modo nuovo ancora più profondo del primo: con chi un tempo condivise il bene, ora condivide il male; quest’ultima comunione è ancora più degna di Dio e, per chi ha intelligenza, ancora più sublime. (S. Gregorio Nazianzeno)

  Ascoltaci, o Gesù
Perché accogliamo con cuore semplice e puro il tuo mistero di salvezza
– Noi Ti preghiamo, ascoltaci, o Gesù.
Perché i piccoli e i poveri di questo mondo riconoscano la loro dignità di figli di Dio e gioiscano di essere l’oggetto della preferenza divina
– Noi Ti preghiamo, ascoltaci, o Gesù.
Perché tutti gli uomini Ti accolgano e credano in Te
– Noi Ti preghiamo, ascoltaci, o Gesù.

O Dio, che ci hai radunato a celebrare in devota letizia la nascita del tuo Figlio, concedi a noi e a tutta la tua Chiesa di conoscere con la fede la profondità del tuo mistero, e di viverlo con amore intenso e generoso, per Cristo nostro Signore.Amen.

Guidami Tu, Luce gentile – PREGHIERA

Guidami Tu, Luce gentile, attraverso il buio che mi circonda, sii Tu a condurmi!
La notte è oscura e sono lontano da casa, sii Tu a condurmi!
Sostieni i miei piedi vacillanti: io non chiedo di vedere ciò che mi attende all’orizzonte, un passo solo mi sarà sufficiente.
Non mi sono mai sentito come mi sento ora, né ho pregato che fossi Tu a condurmi. Amavo scegliere e scrutare il mio cammino; ma ora sii Tu a condurmi!
Amavo il giorno abbagliante, e malgrado la paura, il mio cuore era schiavo dell’orgoglio; non ricordare gli anni ormai passati. Così a lungo la tua forza mi ha benedetto, e certo mi condurrà ancora, landa dopo landa, palude dopo palude, oltre rupi e torrenti, finché la notte scemerà.
E con l’apparire del mattino rivedrò il sorriso di quei volti angelici che da tanto tempo amo e per poco avevo perduto.

– Card. J. H. Newman –

Novena di Natale – 8° giorno –

8° GIORNO L’AMORE CHE SALVA

L’apostolo Paolo pone l’accento sugli effetti dell’amore di Dio manifestatosi nell’incarnazione. Questo amore è benignità, tenerezza, misericordia e si manifesta nonostante i peccati e le miserie degli uomini. Il fine di questo agire di Dio è quello di renderci suoi figli, rigenerandoci mediante il Battesimo per mezzo dello Spirito Santo, perché possiamo tendere al totale possesso della salvezza.

San Paolo apostolo a Tito

«Carissimo, anche noi un tempo eravamo insensati, disubbidienti, traviati, schiavi di ogni sorta di passioni e di piaceri, vivendo nella malvagità e nell’invidia, degni di odio e odiandoci a vicenda. Quando però si sono manifestati la bontà di Dio, Salvatore nostro, e il suo amore per gli uomini, egli ci ha salvati non in virtù di opere di giustizia da noi compiute, ma per sua misericordia mediante un lavacro di rigenerazione e di rinnovamento nello Spirito Santo, effuso da lui su di noi abbondantemente per mezzo di Gesù Cristo, Salvatore nostro, perché giustificati dalla sua grazia diventassimo eredi, secondo la speranza, della vita eterna» (Tt 3,3-7).

Tutto abbiamo ricevuto in Cristo
Tutto abbiamo ricevuto in Cristo. Iddio si è comunicato all’uomo come restauratore della sua natura, come perdono e null’altro che perdono. In qual modo la misericordia di Dio ci concede il perdono del peccato, per unire l’uomo a sé come figlio? Risponde San Paolo: «Mediante un lavacro di rigenerazione e di rinnovamento nello Spirito Santo» (Tt 3,5). Il Battesimo è il suggello della fede: chi si è affidato a Cristo non assume con lui un rapporto isolato, ma entra a far parte della comunità di Cristo, la sua Chiesa: giunge a ciò perché ha avuto in dono lo Spirito stesso di Cristo e dallo Spirito viene inserito nel corpo di Cristo, ne fa parte come membro vivente. Lo Spirito è Dio che in Cristo opera in noi: aiuta, ispira, illumina, santifica non per realizzare una vita solitaria, una comunione individualistica con Dio, ma per collegarci nella comunione con i fratelli in un’autentica carità vissuta. (F. Salvestrin)

  Mostraci, Signore, la tua Misericordia
Padre Santo, che per mezzo del Figlio tuo ci hai liberati dal peccato e dalla morte, togli ogni ansia e ogni tristezza dai nostri cuori.
Noi Ti preghiamo, mostraci, Signore, la tua Misericordia. Tu che hai promesso al tuo popolo un germoglio di giustizia, conserva pura e santa la tua Chiesa.
Noi Ti preghiamo, mostraci, Signore, la tua Misericordia. Tu che in Cristo ci hai dato ogni bene, fa’ che non ci separiamo dalla comunione di amore del tuo Spirito
Noi Ti preghiamo, mostraci, Signore, la tua Misericordia. Tu che infondi nel nostro cuore la beata speranza della salvezza, conservaci fedeli e vigilanti fino al giorno del Signore Gesù
Noi Ti preghiamo, mostraci, Signore, la tua Misericordia. Oppressi dal giogo del peccato, aspettiamo da Te, Padre misericordioso, la nostra redenzione; fa’ che la nuova nascita del tuo Figlio ci liberi dalla schiavitù antica. Per Cristo nostro Signore. Amen

a cura della Redazione Papaboys

Novena di Natale – 7° giorno –

7° GIORNO  

SI E’ FATTO CARNE

Con un misterioso vaticinio il profeta Isaia promette un “segno” di salvezza: la nascita miracolosa dell”‘Emmanuele”, figlio di una vergine. L’Evangelista attribuisce esplicitamente la profezia alla nascita di Gesù: Egli è veramente l’Emmanuele, cioè Dio con noi. Facendosi uomo, Egli è venuto ad abitare in mezzo a noi e rimane con noi anche oggi, nella Chiesa e nell’Eucaristia.

Dio con noi

«”Chiedi un segno dal Signore tuo Dio, dal profondo degli inferi oppure lassù in alto”. Ma Acaz rispose: “Non lo chiederò, non voglio tentare il Signore”. Allora Isaia disse: “Ascoltate, casa di Davide! Non vi basta di stancare la pazienza degli uomini, perché ora vogliate stancare anche quella del mio Dio? Pertanto il Signore stesso vi darà un segno. Ecco: la vergine concepirà e partorirà un figlio, che chiamerà Emmanuele: Dio con noi”» (is 7,10-14).

Dio ha dimorato tra noi

Ti chiederai in che modo la divinità si è incarnata, come il fuoco nel ferro, non trasferendosi, ma comunicandosi. Il fuoco infatti, non si slancia verso il ferro al quale si comunica. Non subisce diminuzione, ma riempie totalmente il ferro al quale si comunica. Allo stesso modo, Dio, il Verbo “che ha dimorato tra noi” non è uscito da Se stesso; il Verbo che si è fatto carne non fu soggetto a mutamento; il Cielo non fu privato di Colui che teneva e la terra accolse nel proprio seno colui che nei cieli.

Lasciati penetrare da questo mistero: Dio è venuto nella carne per uccidere la morte che vi si nasconde. Come le cure e le medicine vincono gli elementi nocivi assimilati dal corpo, e come il buio in casa è dissipato dalla luce che entra, così la morte che teneva in suo potere la natura umana fu distrutta con la venuta della divinità. Come il ghiaccio prevale sull’acqua mentre è notte e persiste l’oscurità, ma appena sorge il sole si scioglie al calore dei suoi raggi, così la morte ha regnato fino alla venuta di Cristo; quando è apparsa la grazia salvatrice di Dio e si è levato il Sole di giustizia, la morte fu assorbita dalla vittoria, non avendo potuto resistere alla presenza della vera vita. Noi pure manifestiamo la nostra gioia, festeggiamo la salvezza del mondo, il giorno della nascita dell’umanità. Oggi è tolta la condanna di Adamo. Non si dirà più: “Polvere tu sei e alla polvere tornerai”, ma: “Unito a colui che è nei cieli, sarai elevato al cielo”. (S. Basilio M.)

Onore e gloria a Te, Signore Gesù.

Per l’immenso amore che Ti ha spinto a farti nostro fratello
 Noi Ti lodiamo, onore e gloria a Te, Signore Gesù!

Perché ci hai raccolti nella tua Chiesa, arca di salvezza
– Noi Ti lodiamo, onore e gloria a Te, Signore Gesù!

Perché ci hai dato la speranza della vita gioiosa e senza fine nel tuo regno
 Noi Ti lodiamo, onore e gloria a Te, Signore Gesù!

Per riparare al peccato degli uomini che non Ti hanno accolto e non Ti amano
 Noi Ti lodiamo, onore e gloria a Te, Signore Gesù!

Risplendi su di noi con la luce della tua gloria, Signore Gesù Cristo, e la tua venuta vinca le tenebre del male e porti a tutti gli uomini la liberazione dalla schiavitù del peccato. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen.